Dichiarazione di voto finale
Data: 
Mercoledì, 13 Novembre, 2019
Nome: 
Davide Gariglio

A.C. 2100-B

Grazie, Presidente. Quello di oggi è un passaggio indispensabile per garantire la sicurezza e la sovranità nazionale. Un tempo, il problema dello Stato nazionale era di difendere il confine fisico: per il nostro Paese, le Alpi e il mare; oggi, in questo contesto, vi è il problema di difendere anche i confini digitali. Lo spazio cyber è, infatti, ormai riconosciuto come il quinto dominio militare: dopo la terra, l'acqua, l'aria, lo spazio atmosferico, ora è lo spazio cyber il luogo in cui si confrontano le potenze ed è il dominio militare più pervasivo, perché interviene su tutti gli altri domini, li permea. In questo contesto tecnologico, i punti di forza dei Paesi tecnologicamente più avanzati rischiano, pertanto, di trasformarsi in un fattore di ampia vulnerabilità. Lo spazio cyber, per dirla con le parole di von Clausewitz, diventa un nuovo centro di gravità, cioè il centro dove è concentrata la massa del nemico, luogo dove l'attacco porta più scompiglio, luogo che, quindi, va attaccato con maggior forza; un centro di gravità, in questo caso, che coinvolge non solo l'apparato militare, ma tutto il sistema di comando e di controllo delle società digitalizzate.

Nelle nostre società esiste, infatti, una dipendenza generale del sistema globale da questa nuova dimensione: pensiamo all'Internet delle cose, ai big data, ai sistemi di supercalcolo, al machine learning, all'intelligenza artificiale, al 5G. La sicurezza cibernetica non tocca, dunque, solo più lo Stato e gli enti pubblici, ma anche le imprese, le famiglie, le persone, grazie a dispositivi come questi e, tra poco tempo, perfino il corpo umano.

Il dibattito che si è sviluppato in questa sede oggi non rende giustizia del lavoro che il Parlamento ha fatto su questo provvedimento, con un impegno, che mi piace ricordare qui, corale delle forze politiche, al di là delle collocazioni di parte in questo Parlamento, perché questo è un classico tema che potremmo definire, in modo anglosassone, come tema bipartisan. Un lavoro fatto anche con l'introduzione di norme frutto dei passaggi parlamentari, che hanno previsto, per tutti i provvedimenti attuativi, il parere delle Commissioni parlamentari, che hanno previsto, con l'ultima modifica introdotta dal Senato, anche l'istituzione del Centro di valutazione presso il Ministero dell'Interno; un passaggio parlamentare che ha introdotto un contemperamento tra l'interesse alla sicurezza nazionale e le esigenze del mondo produttivo, delle imprese che gestiscono servizi. Sicurezza coniugata con le esigenze di celerità e di operatività delle aziende, che ha portato un approccio di gradualità nell'adeguarsi alle normative nuove in materia di sicurezza.

Allora, voglio sottolineare un aspetto: noi, come Partito Democratico, ma penso di poter dire come centrosinistra, siamo orgogliosi del provvedimento che oggi va all'approvazione del Parlamento. Iscriviamo a nostro merito il risultato dell'approvazione odierna, con cui continuiamo un lungo lavoro fatto negli ultimi anni dal centrosinistra e dal PD, in particolare, per garantire la sicurezza nazionale cibernetica in questo Paese.

Ecco perché considero fuor di luogo le osservazioni intervenute prima dai banchi del gruppo Fratelli d'Italia. Voglio ricordare a tutto il Parlamento che è merito dei Governi di centrosinistra della scorsa legislatura, nelle persone dei Presidenti del Consiglio Renzi e Gentiloni, l'averr adottato il Piano nazionale di protezione cibernetica del marzo 2017, l'aver adottato il decreto legislativo n. 65 del 2018 in attuazione della direttiva NIS e infine il provvedimento che ha portato in questi giorni all'istituzione presso il Dis del Csirt, in attuazione della direttiva NIS. Ora, con la definizione del perimetro di sicurezza cibernetica e con le norme che questo provvedimento pone a difesa delle reti e con i poteri tipo il golden power, abbiamo aggiunto un elemento importante all'architettura della sicurezza nazionale di questo Paese. Votando questo provvedimento, possiamo quindi dire oggi che aggiungiamo un elemento importante alla nostra architettura di sicurezza e che da oggi, da questo Parlamento, parte un'iniziativa che contribuirà a rendere questo Paese più sicuro, nell'interesse di tutti i cittadini, nostro, dei nostri figli e di tutta la comunità. Quindi, a nome del Partito Democratico, esprimo con molta convinzione il voto positivo rispetto all'approvazione di questo provvedimento